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Cos’è la cache e come cancellarla quando crea problemi?

La cache di un sito web è una tecnologia usata per conservare temporaneamente copie di file, come pagine web, immagini o altri elementi multimediali, per rendere il caricamento del sito più veloce quando lo visiterai di nuovo in futuro.

Come funziona?

La prima volta che visitiamo un sito web, il browser (come Chrome, Firefox o Safari) scarica tutti i dati necessari per mostrarci la pagina, inclusi testo, immagini e video.

Invece di scaricare questi dati ogni volta che visitiamo nuovamente la stessa pagina, il browser li salva in un’area locale del computer o smartphone chiamata “cache“.

La prossima volta che visiteremo lo stesso sito, il browser potrà recuperare questi dati dalla cache, invece di richiederli nuovamente al server web, accelerando così il processo di caricamento della pagina.

In sostanza, la cache aiuta a migliorare l’esperienza dell’utente su internet, rendendo la navigazione web più veloce e più efficiente.

Cosa dobbiamo fare se non vediamo gli aggiornamenti appena fatti sul nostro sito web?

La cache, se da una parte ci aiuta a navigare più velocemente, dall’altra potrebbe restituire risultati non aggiornati in tempo reale: può capitare, infatti, che si veda sul nostro sito una vecchia foto che abbiamo appena cambiato, perché stiamo visualizzando una copia di cache, invece che il contenuto attuale e reale del sito.

Per vedere i contenuti aggiornati dovremmo quindi cancellare la cache!

Come si cancella la cache?

Ecco di seguito, come puoi farlo nei browser più comuni.

ATTENZIONE: queste istruzioni potrebbero non corrispondere per versioni diverse del browser, ma potrai trovare facilmente la funzione cercando “cancellare la cache” oppure “cancellare dati di navigazione”.

Google Chrome

  1. Clicca sui tre puntini verticali nell’angolo in alto a destra per aprire il menu.
  2. Vai su “Altri strumenti” > “Cancella dati di navigazione”.
  3. Seleziona “Immagini e file memorizzati nella cache” e qualsiasi altra cosa tu voglia cancellare.
  4. Scegli l’intervallo di tempo per cui vuoi cancellare i dati di cache.
  5. Clicca su “Cancella dati”.

Mozilla Firefox

  1. Clicca sul pulsante menu (tre linee orizzontali) nell’angolo in alto a destra.
  2. Seleziona “Opzioni” (o “Preferenze” su Mac).
  3. Vai alla sezione “Privacy & Sicurezza”.
  4. Scorri fino a “Cookie e dati dei siti” e clicca su “Cancella dati”.
  5. Assicurati che “Contenuti web in cache” sia selezionato, poi clicca “Cancella”.

Safari (per Mac)

  1. Vai su Safari > Preferenze nel menu in alto.
  2. Clicca sulla scheda “Avanzate” e seleziona la casella in fondo che dice “Mostra menu Sviluppo nella barra dei menu”.
  3. Ora nel menu in alto, troverai un’opzione chiamata “Sviluppo”.
  4. Clicca su “Sviluppo” e poi su “Svuota cache”.

Microsoft Edge

  1. Clicca sui tre puntini orizzontali nell’angolo in alto a destra per aprire il menu.
  2. Vai su “Impostazioni” > “Privacy, ricerca e servizi”.
  3. Scorri fino a “Cancella dati di navigazione” e clicca su “Scegli cosa cancellare”.
  4. Seleziona “File e immagini memorizzati nella cache” e qualsiasi altra cosa tu voglia cancellare.
  5. Clicca su “Cancella ora”.

Ricorda che dopo aver cancellato la cache, alcuni siti potrebbero caricarsi più lentamente la prima volta che li visiti, poiché il browser deve scaricare nuovamente i dati che erano stati memorizzati.

Vuoi ampliare il tuo mercato e offrire i tuoi servizi o prodotti sul mercato estero? Partecipa al Bonus Export Digitale Plus con Daimon Art, azienda inserita nell’apposito elenco fornitori.

Cos’è?

Il Bonus Export Digitale Plus è un’iniziativa concepita per supportare le imprese italiane nelle loro attività di internazionalizzazione.

Questo incentivo si concentra in particolare sull’acquisizione di soluzioni digitali atte a facilitare l’export dei prodotti. La gestione del programma è affidata a Invitalia, agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, su promozione del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale insieme all’Agenzia ICE.

A chi si rivolge?

Alle micro e piccole imprese manifatturiere con sede in Italia, anche aggregate in reti o consorzi.

 

Come funziona

Regime: de minimis

Importi e Condizioni:

  • Microimprese:
    • Contributo: 10.000 euro
    • Spese Ammissibili Minime: 12.500 euro (al netto dell’IVA)
  • Reti e Consorzi:
    • Contributo: 22.500 euro
    • Spese Ammissibili Minime: 25.000 euro (al netto dell’IVA)

Erogazione del Contributo:

  • Modalità: unica soluzione
  • Condizione: rendicontazione delle spese sostenute

Fornitori:

  • Società fornitori iscritte all’elenco dei fornitori di soluzioni digitali per l’export, istituito dall’Autorizzazione del Direttore Generale n. 20/21.

Titoli di Spesa Ammissibili:

  • Formato: esclusivamente elettronico
  • Emissione: successiva alla presentazione della domanda di contributo
  • Fornitori: inseriti nell’apposito elenco

Spese ammissibili

Sono ammissibili al contributo le spese per l’acquisto di soluzioni digitali per l’export descritte nell’Articolo 5 del Bando.

SCARICA IL BANDO

Articolo 5. 

(Spese ammissibili) 

 

  1. 1. Sono ammissibili al contributo di cui al presente Bando le seguenti spese sostenute dai soggetti beneficiari: a) spese per consulenze finalizzate all’adozione di soluzioni digitali, ivi comprese la progettazione e la personalizzazione di processi e soluzioni architetturali informatiche funzionali ai percorsi di internazionalizzazione; 
  2. b) spese per la realizzazione di sistemi di e-commerce verso l’estero, siti e/o app mobile, ivi compresi eventuali investimenti atti a garantire la sincronizzazione con marketplace internazionali forniti da soggetti terzi; 
  3. c) spese per la realizzazione di sistemi di e-commerce che prevedano l’automatizzazione delle operazioni di trasferimento, aggiornamento e gestione degli articoli da e verso il web nonché il raccordo tra le funzionalità operative del canale digitale di vendita prescelto e i propri sistemi di Customer Relationship Management 
  4. d) spese per la realizzazione di servizi accessori all’ e-commerce quali quelli di smart payment, predisposizione di portfolio prodotti, traduzioni, shooting fotografici, video making, web design e content strategy; 
  5. e) spese per la realizzazione di una strategia di comunicazione, informazione e promozione per il canale dell’export digitale, con specifico riferimento al portafoglio prodotti, ai mercati esteri e ai siti di vendita online prescelti; 
  6. f) spese per digital marketing finalizzate a sviluppare attività di internazionalizzazione: campagne di promozione digitale, Search Engine Optimization (SEO), costi di backlink e di Search Engine Marketing (SEM), campagne di content marketing, inbound marketing, di couponing e costi per il rafforzamento della presenza sui canali social; spese di lead generation e lead nurturing; 
  7. g) servizi di CMS (Content Management System): restyling di siti web siano essi grafici e/o di contenuti volti all’aumento della presenza sui mercati esteri; 
  8. h) spese per l’iscrizione e/o l’abbonamento a piattaforme SaaS (Software as a Service) per la gestione della visibilità e spese di content marketing, quali strumenti volti a favorire il processo di esportazione; 
  9. i) spese per servizi di consulenza per lo sviluppo di processi organizzativi e di capitale umano finalizzati ad aumentare la presenza sui mercati esteri; 
  10. j) spese per l’upgrade delle dotazioni di hardware necessarie allo sviluppo di processi di cui alle precedenti lettere a) e i); 

– CRM (ad esempio i sistemi API – Application Programming Interface); 

2. Non sono, in ogni caso, ammissibili al contributo: 

  1. a) le spese per l’acquisto generico di hardware che non rientrino nelle necessità di cui al comma 1, lettera j) del presente articolo; 
  2. b) le spese per imposte, tasse e oneri sociali; 
  3. c) le spese legali e notarili; 
  4. d) le spese relative alle ordinarie attività amministrative, aziendali o commerciali; 
  5. e) le spese per costi diretti relativi all’acquisizione o alla registrazione e alla tutela della proprietà intellettuale. 

3. Sono ammissibili esclusivamente titoli di spesa in formato elettronico emessi, in data successiva alla presentazione della domanda di contributo, da fornitori inseriti nell’elenco di cui all’art. 7 del presente Bando. 

 

A marzo 2024 Google elimina la possibilità di creare un sito web collegato alla propria scheda di Google Maps.
La dismissione dei siti web di Google Site, annunciata per il 2024, segnala un importante cambiamento per gli utenti del sito gratuito di Google legato ai profili delle attività.
A partire dal 1° marzo 2024, i siti creati tramite questa funzione non saranno più accessibili e i clienti saranno automaticamente reindirizzati ai profili delle attività su Google.
Questa transizione si concluderà definitivamente il 10 giugno 2024, momento in cui i siti verranno considerati non disponibili.
Le attività che avevano utilizzato questa funzionalità dell’allora Google MyBusiness, dovranno organizzarsi per sostituire il proprio sito web.
La dismissione del Google business site sottolinea la necessità per le aziende di valutare soluzioni web più avanzate e personalizzate, capaci di rispondere efficacemente alle esigenze di un mercato digitale in continua evoluzione.
Anche una piccola attività o un libero professionista dovrebbe maturare la consapevolezza che un potenziale cliente giudica, in prima istanza, la sua presenza online.
Ognuno di noi, ormai, qualunque sia l’attività che stiamo cercando, effettua una prima veloce analisi su internet: questo check determina se contatteremo o meno quel professionista.
Se anche tu avevi un Google Site e vuoi sostituirlo con un sito professionale, contattaci!

Che cos’è ChatGPT, l’intelligenza artificiale di cui tutto il mondo parla?

La nuova intelligenza artificiale ChatGPT renderà superflue alcune professioni?

Noi di Daimon Art, la vostra web agency preferita, lo abbiamo chiesto direttamente a lei! Ecco di seguito un’intervista a ChatGPT dove troverete le nostre domande e le sue risposte!

 

Daimon ArtPuoi presentarti e raccontarci chi sei?

ChatGPT – Sono ChatGPT, un modello di linguaggio di grandi dimensioni addestrato da OpenAI. Il mio funzionamento si basa sull’architettura di una rete neurale di tipo Transformer, che mi consente di generare testo in modo autonomo, in base alle informazioni fornitemi.

Il mio addestramento è stato effettuato su un vasto corpus di testo, che comprende miliardi di parole provenienti da siti web, articoli, libri e altre fonti. Grazie a questo addestramento, sono in grado di generare testo coerente e plausibile, in risposta a una domanda o in base a un prompt.

Daimon ArtChi ti ha inventato?

ChatGPT – Sono stato creato da un team di ricercatori di OpenAI.

Su questa domanda sembra evasivo, approfondiamo! (ndr)

 

Daimon ArtChi è OpenAi?

ChatGPT – OpenAI è un’organizzazione di ricerca sull’intelligenza artificiale, con sede negli Stati Uniti. Fondata nel 2015 da Elon Musk, Sam Altman, Greg Brockman e Ilya Sutskever, l’obiettivo di OpenAI è quello di sviluppare tecnologie di IA sicure e accessibili a tutti, al fine di promuovere e controllare i suoi sviluppi a beneficio dell’umanità.

Ecco che se sollecitato fornisce risposte più precise… (ndr)

 

Daimon ArtIl codice utilizzato per sviluppare la tua tecnologia è open-source?

ChatGPT – OpenAI ha rilasciato alcune versioni del codice sorgente utilizzato per sviluppare il mio modello, come GPT-3, sotto licenza open source. Tuttavia, alcune parti del codice possono essere proprietarie o protette da brevetti.

 

Daimon ArtQuante persone stanno usando la tua tecnologia oggi?

ChatGPT – Non ho un numero preciso delle persone che attualmente utilizzano la mia tecnologia, ma posso dirti che il mio modello è stato utilizzato in una varietà di applicazioni e servizi, come la generazione di testo, l’elaborazione del linguaggio naturale e la traduzione automatica. Inoltre, molte aziende e sviluppatori utilizzano il mio modello attraverso l’API di OpenAI, che consente loro di accedere alle mie capacità di elaborazione del linguaggio naturale in modo semplice e conveniente.

 

Daimon ArtCredi che il tuo utilizzo renderà inutili certe professioni?

ChatGPT – Il mio utilizzo, come quello di altre tecnologie di intelligenza artificiale, può avere un impatto su alcune professioni, soprattutto in quelle che richiedono la generazione o l’elaborazione del testo e dei dati. Ad esempio, la generazione automatica di testo può rendere più efficienti alcune attività come la scrittura di descrizioni di prodotto o la creazione di contenuti per i social media, ma allo stesso tempo potrebbe anche ridurre la necessità di alcune figure professionali che svolgono queste attività.

Tuttavia, è importante notare che l’IA può anche creare nuove opportunità di lavoro e aumentare l’efficienza in molte attività, permettendo ai lavoratori di concentrarsi su compiti più complessi e creativi. In generale, è importante essere consapevoli degli effetti dell’IA sui lavori e cercare di utilizzarla in modo responsabile per massimizzare i benefici per tutti.

Lo vedo un po’ sulla difensiva, allora azzardo. (ndr)

 

Daimon ArtChe emozione pensi possa provare un copywriter di fronte all’idea che tu possa fare meglio di lui?

ChatGPT – Non sono in grado di provare emozioni o di comprendere esattamente ciò che un copywriter potrebbe provare di fronte all’idea che io possa sostituirlo in alcune attività. Tuttavia, posso immaginare che la reazione possa variare da persona a persona, alcuni potrebbero vederlo come una minaccia per la loro professione, mentre altri potrebbero vederlo come un’opportunità per adattarsi e specializzarsi in altre aree.

In generale, è importante notare che la tecnologia come la m

E a questo punto il sistema si blocca, carica per qualche minuto, forse virtualmente suda. Va offline. Io insisto, non demordo. Ricarico. (ndr)

 

Daimon ArtChe emozione pensi possa provare un copywriter di fronte all’idea che tu possa fare meglio di lui?

ChatGPT – Potrebbe provare una varietà di emozioni, come preoccupazione per la propria competenza o incertezza riguardo al futuro del proprio lavoro, ma potrebbe anche essere interessato a vedere come una tecnologia come la mia può aiutare a migliorare il proprio lavoro o a creare nuove opportunità. In generale, come modello di linguaggio artificiale, non ho la capacità di provare emozioni, ma mi concentro su fornire risposte precise e informative basate sui dati di cui dispongo.

Potrebbe diventare un politico straordinario. E ora le mie due domande finali.(ndr)

Daimon ArtScrivi una poesia d’amore breve ispirata alla letteratura romantica.

ChatGPT

Nel tuo sorriso vedo il sole

Nel tuo sguardo vedo il mare

Il mio cuore batte forte

Perché sei la mia anima gemella

Insieme ci innamoriamo

Di ogni attimo e di ogni cosa

La vita è una poesia

Scritta dal nostro amore

La tua mano nella mia

È il simbolo dell’eternità

Il nostro amore è un fuoco ardente

Che brucia per sempre nei nostri cuori

Ma fa davvero schifo! Provo un profondo sollievo.(ndr)

 

Daimon ArtScrivi una poesia d’amore breve ispirata alla musica trap.

ChatGPT

Tra la notte e il giorno

Tra i suoni della strada

Io ti penso sempre

E ti ascolto nella mia testa

Con la tua voce melodiosa

Mi fai perdere la testa

Il mio cuore batte forte

Perché sei la mia vita

La tua musica è la mia droga

La tua voce è la mia ossessione

Insieme creiamo un ritmo

Che mi fa battere il cuore

Tra le note e le parole

Il nostro amore è una canzone

Che ci accompagna sempre

In una danza senza fine

Con il giusto numero di parolacce e qualche frase politicamente scorretta potrebbe essere una hit!(ndr)

(Oltre a ChatGPT, ci sono altri tool di intelligenza artificiale che possono essere utilizzati per la scrittura creativa, uno tra questi è Canva che grazie a Magic Write ti permette di superare il blocco dello scrittore in pochi semplici clic e funge anche da generatore di storie. Provatelo e ditemi se funziona.)

Le nostre conclusioni: ChatGPT è sorprendente, è il futuro che si affaccia al nostro quotidiano: potenzialmente può aiutarci a rendere la nostra vita e il nostro lavoro più facili, ma apre a una nuova era, in cui la responsabilità di chi educa queste macchine, diventa enorme.

L’evoluzione ha accelerato il passo ed è importante, oggi più che mai, non lasciare nessuno indietro.

 

Noi siamo qui per voi, in carne e ossa! Contattateci per qualsiasi informazione!

 


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La pubblicità tradizionale è ancora utile?

Dipende: è corretto valutare caso per caso in funzione del target che si vuole raggiungere e del tipo di prodotto/servizio che stiamo offrendo. In linea generale la pubblicità tradizionale, a parità di pubblico potenziale ottenuto, ha dei costi più alti rispetto alla promozione online, perchè a suo discapito e/o vantaggio ha la concretezza: una stampa fisica, un affitto, dei costi del personale, etc.

Verificate l’utilità e la fattibilità di ogni strumento promozionale, richiedendo preventivi specifici per quei mezzi che avete reputato utili.

Eccone alcuni: fiere di settore, riviste o quotidiani, distribuzione di carta stampata (volantini, brochure), outdoor (cartellonistica stradale), radio, tv, eventi

La premessa per fare pubblicità online è essere online

Non avere un sito web oggi è come voler vincere una partita restando in panchina.

In Italia l’84,3% della popolazione totale (incluse tutte le fasce d’età) usa internet, di questi il 73,6% cerca online prodotti e servizi: ovvero circa 36 milioni di persone. Ciò significa che oltre la metà dei potenziali clienti si è documentata sul prodotto o servizio e sui possibili fornitori, prima di fare una telefonata o entrare in un negozio o in una show-room.

Le persone oggi pre-selezionano i propri fornitori navigando sul web.

Perchè?

Perchè internet fornisce informazioni dettagliate sui prodotti/servizi 24 ore su 24 e 365 giorni all’anno.

Per questi clienti potenziali se non siete online semplicemente non esistete e se siete presenti dovrete esserlo nel migliori dei modi, perchè pre-valuteranno la vostra azienda in base a ciò che troveranno sul web, senza che voi possiate ancora interagire con loro.

Una volta verificata la vostra presenza online dovrete fare in modo che qualcuno si accorga di voi: come fare a farsi pescare nel grande mare del web?

L’amo che aggancia il sito giusto per l’utente fra i milioni di siti internet presenti è il motore di ricerca.

 

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Come Promuovere un sito Internet?

Il re dei motori di ricerca: GOOGLE

Perchè Google è il più efficace strumento di promozione online? Perchè offre agli utenti esattamente ciò che stanno cercando quando lo stanno cercando.

In Italia e nel mondo Google è il motore di ricerca più utilizzato nell’oltre il 90% dei casi, la percentuale restante si divide fra yahoo! e Bing.

SEO (Search Engine Optimization) e posizionamento organico sono tutte le attività finalizzate ad aumentare il traffico che un sito web riceve da Google.
Il concetto fondamentale che sta alla base di questa strategia è: rendersi utili! 

Google premia i siti che sono oggettivamente i migliori partners per un utente che cerca informazioni su un dato argomento.

Verificate che il vostro sito abbia contenuti coerenti, concetti ben espressi e sia navigabile su ogni supporto (desktop, tablet e smartphone).

SEA (Search Engine Advertising): è la gestione di campagne a pagamento che consentano di raggiungere il vostro target di riferimento. Questa tecnica si basa sul payperclick: quando siete disposti a pagare per avere una visita al vostro sito web o una telefonata?

Pianificate obiettivi precisi e un budget di spesa congruo, monitorate i risultati e ottimizzate la strategia nel tempo.

Agenzia Promozione Social Media

Social Media

Facebook, Instagram, TikTok, Youtube, Twitter, Linkedin e tanti altri: sono i “luoghi” virtuali in cui le persone condividono contenuti, opinioni ed esperienze.

Parola d’ordine?

Condividere. I social possono essere un utile strumento per generare interesse nei confronti della vostra attività.
Curate i vostri profili social: se volete avere successo ad una festa non andateci in pigiama, e una volta lì non restate seduti e zitti, è una festa! Fate amicizia o restate a casa.

Social Advertising: le attività a pagamento sui social.
Se sui motori di ricerca sono i clienti a cercare voi, sui social dovete essere voi a cercare i clienti. Pianificate cosa racconterete al vostro pubblico e valutate quanto vale per voi un like sulla pagina aziendale o un nuovo follower.

Gli strumenti di promozione online sono davvero molti e piuttosto complessi: è importante sapersi orientare e individuare una figura competente in azienda o esterna all’azienda (il responsabile della comunicazione), in modo da sfruttare in modo efficace e consapevole ogni possibilità sul web.

 

 

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Come si può concretamente analizzare la propria comunicazione?

Per prima cosa avere cura della propria identità aziendale (brand identity)

 

Verificate di avere un’immagine aziendale coordinata che permetta ai vostri potenziali clienti di riconoscervi, di apprezzarvi e di ricordarvi.

Verificate che nome, logo e immagine coordinata siano presenti il più possibile su tutto ciò che rappresenta la vostra azienda.

Ad esempio: biglietti da visita, presentazioni aziendali, preventivi, bolle, fatture, abbigliamento dei dipendenti, mezzi di trasporto.

Personalizzate la vostra sede operativa, lo show-room, il web e i profili social.

 

Non siate superficiali nello sviluppo della vostra immagine: chi vi incontra per la prima volta non sa nulla di voi, se non ciò che ha davanti agli occhi.

 

 

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Cosa significa realizzare un sito web ottimizzato per i motori di ricerca e per tutti i dispositivi? Scopri le caratteristiche di un sito web ben fatto!

Cosa significa davvero investire in web marketing? Comprendere e solo dopo scegliere come investire su internet, analizzando tutte le proposte web applicabili.

“Chi smette di fare pubblicità per risparmiare soldi è come se fermasse l’orologio per risparmiare il tempo.”Henry Ford

Il web marketing, il social marketing, sono ormai parole sulla bocca di tutti e alla portata di tutti: gli strumenti che usiamo quotidianamente, come Google, Facebook, Instagram e molti altri, ci propongono di attivare campagne sponsorizzate con pochi semplici click – clicca qui e sponsorizza il tuo post per 10 euro – questa storia ha avuto più visualizzazioni del solito, attiva una campagna promozionale! –

Tutto è facile, tutto a porta di pollice e con poca spesa. Diventa un influencer, sfonda su internet, guadagna migliaia di euro senza fare niente!

Non mancano anche le voci degli operatori del settore, come web agency, freelancers, pubblicitari, professionisti e improvvisati, che urlano a gran voce – affidati a noi! – e l’imprenditore naviga online tormentato dai canti di tutte queste sirene.

Come orientarsi in questo mercato chiassoso e a volte incomprensibile?

Ho cominciato a lavorare oltre 20 anni fa e da sempre mi sono occupata di gestire il rapporto con i clienti, con le aziende nello specifico. Ho cambiato ruolo, ho cambiato settore, ma un filo conduttore c’è sempre: non c’è valore più grande per un’azienda, o per un professionista, del proprio pacchetto clienti.

La conquista di un nuovo cliente è preziosa per diversi motivi:

  1. Il valore economico immediato per l’acquisto del prodotto/servizio.
  2. Il valore nel tempo nel caso di acquisti o servizi che possono ripetersi.
  3. Il potenziale passaparola che un cliente soddisfatto genera.

Ci sono però dei rischi che non si devono mai sottovalutare nel caso di cliente non in target:

  1. Un nuovo cliente non in target non comprende il valore della tua professionalità e non paga adeguatamente.
  2. Un nuovo cliente acquisito attraverso canali poco affidabili è a sua volta inaffidabile.
  3. Un cliente non in target è diverso da te e non rimane soddisfatto anche se fai un buon lavoro.

L’acquisizione dei clienti è un processo che può restituire un grande vantaggio o un danno.

I clienti sanno chi sei e cosa offri?

Questa domanda che può sembrare banale, è pertinente: comunicare chi sei, che tipo di servizi offri, quali sono i tuoi punti di forza, significa spiegare ad un cliente cosa si può aspettare da te, significa attirare clienti in target, quindi clienti profittevoli.

Non investire in campagne pubblicitarie se prima la tua comunicazione online (il tuo sito web, le tue pagine social, la tua attività su Google MyBusiness) non è adeguata ed efficace.

Una volta verificata la tua comunicazione online (per approfondire leggi Comunicazione aziendale: costruire una relazione), e solo allora, si può pianificare un investimento per la promozione sul web.

Quanto investire e quali canali scegliere?

Per rispondere a questa domanda si deve per prima cosa definire: quanto vale per te un nuovo cliente?

Spesso i clienti mi rispondono minimizzando, facendo riferimento al solo valore immediato e nella peggiore delle ipotesi. Fare impresa significa anche investire nel futuro, si deve guardare oltre e fare una valutazione del valore del cliente nel tempo.

Prendiamo ad esempio un professionista, chiamiamola Vittoria (e basta con questi esempi solo al maschile!).

– Vittoria quanto vale per te un nuovo cliente?

– C’è gente che viene una volta sola, per una breve consulenza, diciamo 100 €

– Va bene Vittoria, ma in un anno, ci sarà anche qualche cliente che viene di più e acquista servizi a costo maggiore.

– Sì, certo, diciamo che in un anno un cliente può spendere anche 3.000 €

Ecco che cominciamo a ragionare. E se pensiamo poi, che quel cliente, se sono abbastanza brava, resta con me oltre un anno, quanto vale, veramente, il nuovo cliente di Vittoria?

Prendete uno storico, va bene anche quello di questi sfortunati ultimi tre anni, e calcolate mediamente quanto vi ha reso un cliente.

Quello è il valore su cui cominciare a ragionare e che determinerà il budget da investire in pubblicità.

 

La pubblicità va a braccetto con la statistica e la statistica richiede tempo e dati

Fare pubblicità è un rischio, vivere è un rischio, fare l’imprenditore è il rischio dei rischi!

Non puoi avere certezza che funzioni, ma puoi avere buone probabilità che questo accada se fai scelte accurate.

Qualsiasi investimento è diverso, perché ogni azienda è diversa.

Quando scegli di fare pubblicità devi definire un budget che sei disposto a rischiare, un tempo in cui investire quel budget e dei risultati che scegli di monitorare.

 

Quali canali web marketing scegliere? 

Una volta stabiliti il budget, gli obiettivi e i tempi è ora di scegliere quale canale di web marketing utilizzare per il tuo investimento.

Da dove comincio? La risposta è: da dove sono i tuoi clienti.

Evidentemente ci sono più “luoghi” dove trovare i nostri clienti e più modi per attrarli in questi luoghi.

In funzione di quale sia il comportamento dei tuoi potenziali clienti potrai scegliere quale canale sia più efficace e quale professionista scegliere per farti supportare.

Il social è molto ampio: Instagram, Facebook, LinkedIn, Tik Tok, YouTube e tutti quelli che verranno l’istante dopo che avrò finito di scrivere questo articolo. Ogni social è una stanza, con usi e costumi diversi.

Non deformare la tua identità, scegli solo i social in cui ti senti a tuo agio o troverai clienti che non ti assomigliano e non ti faranno guadagnare davvero.

Che dire del grande Re della rete, Google? Se un utente sta cercando qualcosa, nel 90% dei casi lo cerca su Google, questa la ragione per cui, in un modo o nell’altro su Google ci devi essere o, banalmente, non esisti per il web.

In sintesi cosa fare per fare promozione online?

  1. Definire il valore medio nel tempo di un nuovo cliente (es. Un cliente di un commercialista paga mediamente 2.000 €/annui e resta mediamente 4 anni – il valore è 8.000 €).
  2. Definire l’obiettivo che si vuole raggiungere in quanto tempo (es. acquisire 10 nuovi clienti in un anno, aumento di fatturato previsto 20.000 € il primo anno, 80.000 € come valore delle acquisizioni nel tempo).
  3. Definire il budget di spesa pubblicitaria proporzionale al valore del risultato (posso decidere di calcolare una % sul previsto 10% del valore complessivo – 8.000 €.
  4. Definire i canali di promozione (es. promozione su Google con le chiavi di ricerca di settore).
  5. Monitorare i risultati (dopo 1 anno quanti nuovi clienti ho ottenuto?)

E ripetere, senza mai fermarsi, per assicurarsi un andamento stabile.

 

 

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